QUEL CHE SI VEDE NON E’ ESATTAMENTE QUEL CHE IL CERVELLO RECEPISCE

E’ stato dimostrato che persone differenti, visitando lo stesso sito internet, ne hanno impressioni differenti, concentrano la loro attenzione su elementi differenti, si muovono in esso in maniera differente e conseguentemente ne traggono giudizi differenti. Tutto questo accade, perché le informazioni visive (dati oggettivi), che giungono all’occhio della persona, sono immediatamente inviate al cervello e prima di essere archiviate nella memoria, sono rielaborate e integrate da una serie di “dati soggettivi” che il nostro cervello inserisce automaticamente per cercare di colmare le informazioni mancanti. Erroneamente pensiamo che i nostri occhi siano come una telecamera che riprende il visibile, lo manda al cervello, che a sua volta archivia tutto, ma in realtà non è così! I “dati soggettivi” introdotti dal cervello, sono fortemente condizionati da fattori come: le esperienze personali passate, la cultura del paese di appartenenza, l’educazione ricevuta, la scuola frequentata ecc. ecc. Ecco spiegato perché le impressioni avute dopo l’osservazione di un qualsiasi oggetto, differiranno sempre da persona a persona. La regola fondamentale che si può cogliere, utile per la progettazione e la realizzazione di un sito di commercio elettronico è: “Conosci bene il “target” (il cliente tipo) cui è destinato il sito!” Seguire sempre questa regola aiuterà a prevedere, anche se, ovviamente solo in parte, quale sarà il comportamento del cliente una volta messo di fronte al sito e che opinione se ne farà.

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