LA VISIONE CENTRALE E LA VISIONE PERIFERICA

Un’altra caratteristica importante da conoscere dell’occhio umano è che esso ha 2 tipi differenti di visione, quella detta “centrale” e quella “periferica”. La visione centrale si focalizza su un singolo oggetto alla vota e serve a vederne i particolari, mentre quella periferica serve a definire il contesto in cui questo oggetto è posizionato. Anche questa doppia visione è un’eredità dei nostri ancestrali antenati, con la visione centrale infatti osservavano, ma con quella periferica si accorgevano se nell’ambiente circostante poteva celarsi qualche pericolo imminente. Il cervello umano utilizza costantemente queste due tipologie di visione e le integra tra loro, tanto che non ce ne accorgiamo neppure. Anche un sito web può essere considerato come una serie di oggetti (bottoni, immagini, testi, links, banners ecc. ecc.) disposti in un ambiente di contesto (pagina web). Quindi anche in questo caso le nostre due tipologie di visione entreranno in funzione focalizzando con la “centrale” gli oggetti singoli e con la “periferica” le zone più marginali della pagina. Si potrebbe dunque pensare che solo la visione “centrale” sia veramente importante per la navigazione di un sito web, ma non è così. E’ stato dimostrato infatti, che un oggetto, senza un adeguato “contorno” per quanto banale possa essere, non è facilmente riconoscibile dal nostro cervello, o comunque ha dei tempi di riconoscimento leggermente più lunghi del normale. Ai fini pratici, l’insegnamento che se ne può trarre è che è meglio mettere a margine delle pagine (generalmente zone dove è visibile lo sfondo) elementi che richiamano l’argomento generale trattato dal sito, mentre nella parte centrale, solo dei dettagli specifici chiarificatori, su cui è necessario che il visitatore fissi la sua attenzione. La capacità del nostro cervello di integrare la visione centrale con quella periferica può essere usata a nostro vantaggio anche in altri modi. Ad esempio si può facilmente intuire che, mettere elementi lampeggianti, molto colorati o in movimento nelle zone periferiche della pagina, attira l’attenzione del visitatore, distogliendola però dagli elementi a centro pagina, dunque possono essere considerati dei veri e propri elementi di distrazione. Se invece, al contrario, si desidera concentrare l’attenzione del visitatore nella parte centrale del sito, è necessario togliere ogni elemento di distrazione dalle zone periferiche della pagina. Gli elementi di distrazione, talvolta possono risultare anche molto fastidiosi, ma attirano sicuramente l’attenzione del visitatore, dunque si consiglia sempre di farne un uso moderato e consapevole. La gente ormai tende ad evitare di guardare immediatamente le parti più esterne del sito, perché si è abituata a trovare in quelle posizioni periferiche loghi, sfondi, banners, barre di ricerca e altri elementi di secondaria importanza per il visitatore medio. Posizionare dunque le parti su cui si desidera focalizzare l’attenzione dei visitatori a circa 1/3 dell’altezza della pagina visibile a schermo o, in alternativa nel pieno centro della stessa. Le persone tenderanno a spostare successivamente lo sguardo da sinistra a destra per continuare l’esplorazione della pagina e individuare gli schemi che in essa contenuti. Indipendentemente dal metodo di lettura adottato nel proprio paese, l’occhio del visitatore tendenzialmente esplorerà andando da sinistra a destra, quindi se una immagine deve essere associata ad un testo, è preferibile mettere il testo immediatamente a destra dell’immagine; in questo modo l’occhio prima di poserà sull’immagine e solo dopo sul testo, ma il testo risulterà maggiormente comprensibile perché già parzialmente esplicitato dalla immagine al suo fianco. In ogni caso è comunque indispensabile mettere molto vicini gli elementi che devono essere associati insieme dal cervello del visitatore e distanziare invece quelli che invece non hanno una diretta correlazione. E’ possibile giocare anche sulla nitidezza (soprattutto nelle immagini), mettendo bene a fuoco l’elemento principale e sfocando leggermente l’elemento secondario.

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