LA MEMORIA A BREVE E LUNGO TERMINE

Le persone nella maggior parte dei casi non ricordano esattamente le parole che hanno letto, ma nel memorizzarle le interpretano e ne ricordano il significato generale. Per facilitare e dunque velocizzare l’assimilazione del testo scritto è indispensabile utilizzare parole semplici e con poche sillabe. Prediligere titoli e intestazioni che siano già di per sé esplicativi perché rimarranno di più nella memoria del lettore oltre a condensare il messaggio del testo che seguirà. La “memoria a breve termine” consente di memorizzare informazioni nell’immediato, quelle che, per intenderci, non richiedono molta concentrazione…ma che allo stesso tempo tendono ad essere cancellate da fattori sensoriali esterni (distrazioni) nell’arco di pochi minuti. La “memoria a lungo termine” invece serve a ricordare cose importanti e che hanno richiesto una certa concentrazione per apprenderle. Ovviamente per un sito web è importantissimo imparare a gestire bene la memoria a breve termine del visitatore, perché si ricordi quelle poche informazioni che il suo cervello è riuscito a cogliere nella sua breve navigazione e le utilizzi in seguito per fare la sua scelta per l’acquisto del prodotto. La mente umana è in grado di ricordare solo 3-4 elementi alla volta nella memoria a breve termine. Informazioni basilari, prodotti, promozioni ecc. ecc. dovrebbero dunque essere organizzati in gruppi (suddivisi per argomento) e avere circa 3-4 elementi da ricordare per ogni gruppo; così soltanto chi guarda il sito riuscirà a ricordarsene anche a distanza di tempo e recepire fino all’80% delle informazioni fornite. Il cervello umano sposta una informazione dalla memoria a breve termine a quella a lungo termine in due modi: a) ripetendo l’informazione molte volte, per poi ricordarsela in seguito b) associando l’informazione a qualche altra nozione che esso già conosce. Ovviamente ricordare è più gravoso per il cervello umano, mentre creare degli schemi ed associare informazioni è più facile. In ogni caso le immagini sono sempre più facili da ricordare rispetto alle parole, quindi sempre meglio associare delle immagini ad un testo, avere delle belle immagini nel sito e nel catalogo prodotti, queste serviranno a non far dimenticare il sito web ed i prodotti in esso contenuti, associandoli in maniera permanente tra loro. Nei testi non utilizzare termini troppo complessi o icone troppo strane nelle pagine, perché risulteranno più difficili da ricordare. Una frase in rima o ad effetto (uno slogan azzeccato) può facilitare il ricordo del sito e dunque dei prodotti ad esso associati. Non distrarre il cliente con informazioni secondarie mentre sta apprendendo quelle importanti dalla pagina del sito. Molti clienti elaboreranno ciò che hanno recepito, solo la notte seguente e probabilmente si ricollegheranno il giorno dopo per decidere di acquistare o guardare ancora i prodotti. Esattamente come abbiamo detto accadere per la rielaborazione delle immagini provenienti dagli occhi, che vengono cioè integrate le eventuali parti mancanti dal cervello, tanto che talvolta ci si illude di vedere cose che realmente non ci sono, allo stesso modo il nostro cervello integra le parti mancanti nella memoria. E’ vero che il cervello umano archivia informazioni, ma lo fa in modo differente da come le archivierebbe un hard disk di computer; in effetti quando si cerca di ricordare un evento, un oggetto, una persona, una situazione ecc. ecc. il nostro cervello richiama alcuni frammenti archiviati e li mette in sequenza, ma trattandosi di frammenti è costretto a legarli insieme aggiungendo degli elementi creati da lui stesso (anche non veri). Si potrebbe supporre che, se dovessimo ricordare nuovamente quella stessa situazione, il nostro cervello ci riproporrebbe lo stesso identico risultato della volta precedente, ma invece non è così! Ogni volta che ricorda, il cervello effettua nuovamente tutti i passaggi prima indicati e ci propone un ricordo leggermente diverso; più ci allontaniamo temporalmente dall’evento, più il cervello tenderà a creare nuovi elementi per compensare la mancanza di quei frammenti di ricordo che tenderemo inevitabilmente a dimenticare. A tutto questo possiamo anche aggiungere che la terminologia utilizzata per richiamare alla mente gli eventi, influenza la memoria degli stessi, di fatto, alterandola. Quindi in sostanza se nel sito web si pongono delle domande ai clienti (ad esempio sul gradimento dei prodotti/servizi offerti) le parole utilizzate nella domanda influiranno molto su ciò che il cliente ricorderà (…o crederà di ricordare) e dunque sulla relativa risposta. Bisogna porre la domanda giusta per avere la risposta che si desidera! E’ anche una buona regola intervistare i clienti immediatamente dopo l’utilizzo del prodotto, la loro mente avrà ancora dei ricordi molto freschi e senza troppe alterazioni introdotte dal loro cervello. Le persone dunque non ricordano esattamente quello che hanno detto o fatto (specialmente se è passato molto tempo), la memoria a lungo termine si degrada naturalmente nel tempo per lasciare posto a nuovi eventi da ricordare. E’ molto probabile che ci si ricordi una sensazione piacevole o spiacevole legata ad un certo evento. Se il ricordo è legato ad una sensazione/emozione provata in quel momento, questo è molto più “vero”, cioè con meno parti ricostruite dal cervello. Tutto queste considerazioni si possono riassumere nel consiglio di curare il sito in ogni sua parte (dai colori utilizzati, alle foto inserite, dai prodotti esposti, alla gestione del carrello elettronico, fino ad arrivare alle interviste dei clienti), tutto servirà per lasciare ai clienti delle piacevoli sensazioni legate al ricordo della visita e consentire così che ritornino volentieri sul sito per cercare eventuali novità, oppure che parlino bene del sito con gli amici o nei social networks. Importante da considerare è il fatto che le persone che ricordano eventi legati ad una sensazione/emozione, saranno convinti (vista la vividezza che persiste nel tempo) che i loro ricordi siano assolutamente veri…anche se in realtà non sarà così, anche la memoria legata a fatti emozionali sarà irrimediabilmente alterata dalle ricostruzioni del cervello col passare del tempo. Se le sensazioni saranno state positive però, ci sono ottime possibilità che anche le ricostruzioni/aggiunte del cervello saranno a loro volta positive ed è altresì vero che le emozioni negative genereranno ricostruzioni negative. Per lo stesso motivo quando si è tristi si ripensa ad altri eventi tristi e quando si è felici si ripensa ad eventi positivi.

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